Cantharellus amethysteus (Quél.) Sacc. (1887).
Sinonimi:
Cantharellus amethysteus var. substypticus Bon, Bull. Soc. bot. N. France 22(3-4): 192 (1969)
Cantharellus cibarius var. amethysteus Quél., C. r. Assoc. Franç. Avancem. Sci. 11: 397 (1883) [1882]
Craterellus amethysteus (Quél.) Quél., Fl. mycol. France (Paris): 37 (1888)
Merulius amethysteus (Quél.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 2: 862 (1891)

Etimologia: Cantharellus, diminutivo di “cántharus”= tazza, coppa, e questo dal greco “kántharos”= coppa a due manici,simile a una piccola coppa per la forma del carpoforo, e amethysteus, dal greco “améthystos”= ametista, derivato da “?-alfa” privativo, e da “Methýo”= essere ubriaco, perché si riteneva che questa pietra preservasse dall’ubriachezza, di color ametista e cioè violaceo chiaro.
L'epiteto specifico amethysteus si riferisce, naturalmente, al colore viola-lilla (ametista) delle squame sulla superficie superiore del cappello di questi funghi.

 

Cappello 20-70 mm di diametro, convesso, poi piano, piano-depresso al centro, carnoso, giallo,giallo-arancio, ricoperto da squamette apressate viola-lilacine, lilla-ametista, margine ricurvo, irregolare, ondulato.
Imenio formato da pseudolamelle lungamente decorrenti, anastomosate, ramificate, gialle.
Gambo 20-50 mm, cilindrico, attenuato verso il basso, pieno, giallino, con sfumature rossicce o violette, si macchia di tale colore al tocco.
Carne piuttosto fibrosa, bianca, bianca-giallognla, lentamente e leggermente rosata al taglio.
Odore e Sapore debole, leggermente fruttato.
Habitat Picea abies-Betulla.

Immagine2

Ambiente: Boschi di aghifoglie e latifoglie

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